RESPONSABILITÀ
Fare il pane non è solo il profumo emanato dalla crosta, calda e croccante appena sfornata.
Nel creare questo, c’è dietro un grande consumo di materie prime, energia e acqua.
Può una produzione, oggigiorno, diventare un business responsabile?
Non avrebbe avuto alcun senso aprire una bakery nel 2021 senza avere ben saldo questo concetto, unito al senso di responsabilità, con un obiettivo ben chiaro: minimizzare il nostro impatto su ciò che ci circonda, sociale e ambientale, in tutte le fasi della filiera.
Fare una produzione che non sia mero interesse, ma dialogo tra essere umano e natura.
Quando Vaja costruiva il forno, e il locale sembrava ancora un cantiere pieno di polvere,
Tone era già lì — come idea.
Un luogo di sperimentazione continua,
dove ogni conquista diventa l’inizio di un nuovo percorso.
Nulla è mai definitivo: tutto evolve, si affina, si rimette in gioco.
BAKERY & SOCIETA’ BENEFIT
Il cuore del nostro lavoro è il forno spento —
forse l’unico vero punto fermo della nostra filosofia,
nata da un viaggio in Islanda e da un pane cotto con il calore naturale della terra.
Un gesto semplice, che parla di rispetto, di lentezza, di pensiero responsabile.
Il nostro impegno parte da un principio chiaro:
l’economia circolare non è un obiettivo, ma un punto di partenza.
In ogni realtà che lavora con il cibo, lo spreco esiste.
Non si può eliminarlo del tutto — chi dice il contrario, mente.
Ma si può tendere a zero, e noi lo facciamo ogni giorno,
a partire dalle scelte più semplici:
meglio vendere qualcosa in meno,
che sprecare anche solo una briciola di pane.
Ogni materia prima che entra da Tone viene usata fino in fondo.
Ogni tuorlo è un albume da un’altra parte.
Ogni buccia è un aceto o una bevanda fermentata in arrivo.
Ogni pane avanzato diventa granola, pangrattato, o qualcosa di nuovo da raccontare.
Le nostre farine sono principalmente italiane, coltivate con responsabilità e curiosità.
Non ci piace produrre sempre lo stesso pane,
per questo cambiamo spesso fornitore e varietà, seguendo le stagioni e le persone dietro i campi.
Ciclicamente collaboriamo con piccoli produttori europei
che custodiscono grani antichi e varietà autoctone,
sostenendo economie locali in aree montane o isolate.
Tra queste: i grani antichi di Aleppo, il piccolo farro del Rif,
la segale Waldstau dell’Alto Adige, la segale irmana siciliana,
e la farina Xeixa di Maiorca.
Anche il resto delle nostre materie prime segue lo stesso principio:
sono ingredienti stagionali, spesso a rischio di scomparsa,
che scegliamo di mangiare per salvare.
Riprendiamo antiche ricette raccontate dalle nonne,
per ridare valore e continuità alle origini di ogni materia prima.
Cerca questo piccolo marchio accanto ai prodotti.
Racconta un modo di lavorare che unisce tutto questo:
il forno spento, il recupero, le farine responsabili,
e la volontà di dare nuova vita a ciò che sembrava finito.
FOOD STORIES
Queste sono storie. Produttori, Pescatori, viaggi, ristoratori, scoperte, curiosità, riflessioni…